Acquistare tutto...

Siamo arrivati a un punto in cui le persone si sono ammalate di un egoismo viscerale.
Non lo definisco "viscerale" per renderlo altisonante, ma perché è profondamente radicato nell'animo umano.

Oggi, l'unica cosa che conta è avere.
La lotta per il denaro e i beni materiali si è estesa a ogni ambito: si fa la guerra tra coniugi, amanti, e fratelli.

Non importa quanto si guadagni - che il reddito sia basso o alto - non è mai sufficiente per vivere con la tranquillità di arrivare a fine mese.

Tutto è diventato acquistabile, tutto è finanziabile.
I concetti di riciclo e risparmio non vengono più presi in considerazione.

Ricordo quando ero bambino:
uscire a mangiare fuori accadeva forse due o tre volte l'anno e l'aperitivo era un momento casalingo o una cosa frugale al bar, e non certo quotidiana.

I vestiti si compravano un paio di volte l'anno e duravano per anni.

Si faceva colazione e si prendeva il caffè a casa.

I mobili duravano un ventennio e non esisteva la frenesia del "capitolato all'ultima moda" per la casa dove si doveva semplicemente vivere e crescere i figli.
Ci si spostava per andare a lavorare, senza la pretesa di vivere per forza nella grande città, pagando a malapena un affitto.

Oggi, invece, vedo un tale egoismo che le coppie litigano costantemente per mancanza di denaro.
Basta che uno dei due sia infettato dalla follia della spesa e cercherà immediatamente di sopraffare l'altro, pur di assicurarsi di avere di più per sé e mantenere la possibilità di comprare e buttare.

Dove siamo finiti?